Oggi (e per il prossimo paio di interventi) vorrei parlare di J. R. R. Tolkien, uno tra i più grandi scrittori inglesi del Novecento e non solo. I motivi che mi hanno portato verso questo scrittore sono molto strani, nel senso che il mio primo contatto con lui non è avvenuto, come spesso avviene, tramite Il Signore degli Anelli. È avvenuto, invece, mentre approfondivo la storia della Grande Guerra e pria ancora di scrivere una sola riga del mio primo romanzo, La Morte attende tranquilla (Meligrana Editore, 2018), nel quale Tolkien assume un ruolo di una certa importanza all’interno della storia.

Tutti conoscono, bene o male, il Signore degli Anelli, ma non tutti forse sanno che l’origine di questa storia e di tutto il mondo fantastico creato da Tolkien è in gran parte legato alla sua esperienza durante la Grande Guerra. Addentriamoci, quindi, in un breve excursus sulla vita del giovane Tolkien a ridosso e durante gli anni della Prima guerra mondiale.

Partiamo dall’inizio. Fin dai tempi della scuola, Tolkien fa parte di un club letterario fondato, oltre che da lui stesso, in particolare da tre suoi amici (e compagni di scuola): Geoffrey Bache-Smith, Robert Gilson e Cristopher Wiseman.
Il club si chiama TCBS (Tea Club Barrovian Society) e al suo interno i quattro amici (a volte insieme ad altri, ma il nucleo fondamentale è sempre costituito da loro quattro) discutono di filosofia, letteratura e leggono anche le poesie che ciascuno di loro scrive. Spesso parlano in latino tra loro, da studenti modelli quali tutti e quattro sono.

Allo scoppio della guerra, nell’agosto del 1914, alle riunioni del TCBS i quattro, ormai studenti universitari (tre ad Oxford e uno a Cambridge), discutono anche di politica e di guerra. Tolkien è fin da subito perplesso sulla situazione. Non riesce mai a mostrarsi un convinto sostenitore della guerra al fianco della Francia, mentre gli altri tre sono degli accesi interventisti. Del resto, Tolkien discende da una famiglia tedesca e questa è una difficoltà non da poco, per lui. Inoltre, in un clima in cui tutte le espressioni della cultura tedesca sono condannate senza appello, lui è un appassionato di filologia germanica e non è disposto a far diventare carta straccia la sua grande passione letteraria, solo perché l’Inghilterra ha dichiarato guerra alla Germania.
Mentre il conflitto infuria e si espande in Europa e nel resto del mondo, Smith, Gilson e Wiseman si arruolano e il 1915 li vede già soldati, giovani sottufficiali idealisti nell’esercito di Sua Maestà. Tutti e tre saranno indirizzati sul fronte occidentale. Tolkien, invece, si trova ancora in Inghilterra, dove vuole a tutti i costi laurearsi, prima di prendere una decisione definitiva sulla sua partecipazione alla guerra. Nel frattempo, frequenta di nascosto una ragazza, Edith, della quale ben presto si innamora e che andrà a costituire un altro motivo di incertezza sul suo cammino verso la guerra, mentre continua incessantemente a scambiarsi lettere con i tre amici già partiti per la prima linea.